Montag, 28. September 2009
Black Sea
Wir sind da! Nach gefühlten 10.000 Kilometern haben wir es von der Ostsee ans Schwarze Meer geschafft und sind hier nur 15 Kilometer von der türkischen Grenze entfernt. Das Wetter ist hier im Süden allerdings momentan sehr Ostseelich :-)
Dienstag, 22. September 2009
Siebenbürger Geschichten
Nachdem uns der Aufenthalt in der mutmaßlichen Geburtsstadt Draculas zu mulmig wurde, hat es uns aufs Land verschlagen. 6 Tage haben wir in Malmkrog verbracht.
Der Asphalt hat den Ort vor 2 Jahren erreicht, Festnetz gibt es seit 4 Monaten und wer zum Handy greifen will, der hat es immer noch schwer. Dazu aber in einem anderen Post...
Wir haben Malmkrog auf jeden Fall genossen. Die Abende boten statt Fernsehen eine ganz eigene Show. Pünktlich zum Sonnenuntergang kehren die Kühe des Dorfs von den Weiden zurück.
Fast traumwandlerich wissen sie wo ihr Heimathof ist und parken in selbigen selbstständig ein.
Den nächtlichen Teil des Aufenthalts verbrachten wir in diesem eigenwilligen Doppelbett. Früher war das Klappbett mit vier Leuten belegt. Oben die Eltern und unten das frisch verheiratete Ehepaar. Man fragt sich, wie unter solchen Bedingungen der Fortbestand der Siebenbürger gesichert werden konnte!
Was wir sonst noch so in den Tälern und Dörfern Siebebürgens erlebt haben, zeigt der MDR am 17.10.2009 um 18.00 – 18.15 Uhr. Hier schon mal ein kleiner Vorgeschmak
Mittwoch, 16. September 2009
MDR - Generation `89 - Rumänien
Am Sonntag (20.9.2009) folgt Teil III unserer kleinen Serie für die Windrose zur Generation `89. Diesmal sind wir in Rumänien. Wir haben Angehörige der deutschen Minderheit getroffen und erzählen das damals und heute aus ihrer Sicht.
Am 17.10. gibt es dann eine 15 Minuten Reportage zum Thema Deutsche in Rumänien
18.00 - 18.05 im MDR Fernsehen
Alles weitere zur Windrose unter www.mdr.de/windrose
Der vierte und letzte Teil der Serie folgt am 11.10.2009
Montag, 14. September 2009
Samstag, 12. September 2009
Generation `89 im MDR - Teil II
Mittwoch, 9. September 2009
top five warschau
Il palazzo della Cultura, donato da Stalin alla città e molto odiato soprattutto dai cittadini più anziani (ma anche i giovani non ne vanno pazzi). L´interno (che ospita cinema, teatro, etc) deve costruito in modo molto complicato, Natalia è riuscita a perdersi cercando l´ascensore per salire sulla torre.
Gentilmente ci ha risparmiato questo contrattempo, accompagnandoci fino alla porta e dandoci in consegna alla signorina dell´ascensore che senza neanche guardarci (stava leggendo un libro) ha pigiato il bottone per il 33mo piano. Vale veramente spendere quei dieci minuti, da lì sopra si vede tutta Varsavia, a 360 gradi!
Al numero 4
La lingua polacca. Pur non capendo praticamente nulla, la trovo molto divertente.
Le mie parole preferite:
tak (di solito usato in ripetizione, quindi TAK TAK), che voul dire sì
e
UWAGA (troppo bello!) che significa attenzione.
Il terzo posto è per le vecchine sulla strada.
La mia anima sociale è indignata dal fatto che delle persone anziane, che hanno lavorato per tutta la vita, si ritrovino ora con 30, 40 euro di pensione con cui naturalmente in una città non possono sopravvivere e sono costrette a continuare a lavore, sui margini della strada.
Il mio senso estetico (un po´bastardo) le trova bellissime, tra il grigiume di una metropoli, coi loro fiori dai colori vivaci e i cestini di funghi o di frutti di bosco.
Piccola celebrazione delle vecchine.
Il secondo posto va...
... al cibo! Per prima cosa le insalate, reperibili già pronte (ma fresche!) in ogni supermercato: carote grattuggiate con aglio, insalata di barbietole e mela e poi cavoli cappucci, cetrioli... La gioia degli erbivori.
Poi questi simpatici anellini di pasta dolce (purtroppo ne ho dimenticato il nome) che una volta che hai iniziato non finisci più...
E, naturalmente i piroghi: i miei preferiti ripieni di crauti e funghi (sono un po´rustica ultimamente, lo so), quelli di Robert con patate e formaggio di capra.
(foto segue)
... e il primo posto...
Va a una strada, sede di bellissimi piccoli bar e di diverse manifestazioni culturali: Próżna St.
La particolarità di questa viuzza è quella di conservare le sue case nello stesso stato in cui si trovavano alla fine della II Guerra Mondiale, in ricordo di uomini, donne e bambini ebrei uccisi durante il conflitto. Questo gesto si richiama a una usanza ebrea per cui quando una famiglia si trasferisce in una nuova casa, lascia per esempio un pezzetto di muro intonso (insomma, non lo imbianca) per ricordare le persone che hanno vissuto lì prima di loro.
Una volta all´anno la strada è anche il centro del Festival of Jewish Culture (singersfestival.pl) - purtroppo noi abbiamo avuto tempo solo di gironzolare: l´atmosfera era molto allegra e internazionale. Magari l´anno prossimo...
Montag, 7. September 2009
Generation 89 und das WWW - Errata Corrige
Freitag, 4. September 2009
Generation ´89 - Estonia
Falls ihr Zeit habt sie zu gucken, würden wir uns über eure Kommentare freuen.
Man kann sie auch bis zu 7 Tage nach der Sendung auf www.mdr.de/windrose angucken (wenn das live- streaming nicht funktioniert, Andreas!)
Se siete interessati a scoprire il motivo del nostro viaggio, potete guardare la prima puntata della mini-serie sulla Generazione ´89 da lunedì (07.09) per sette giorni sul sito www.mdr.de/windrose.
Se avete tempo di dare un´occhiata ci farebbe poi piacere sentire i vostri commenti.
Mittwoch, 2. September 2009
Von Bialystok nach Warschau (einfach so)
The Baltic Way
Nel centro di Tallin, dove ha avuto inizio la maratona, nessuno sembrava interessarsi più di tanto alla manifestazione. Sulla piazza dell´Indipendenza (la prima indipendenza, quella del 1929!) aveva luogo contemporaneamente un torneo di basket, interrotto per mezz´ora giusto per il discordo del Presidente della Repubblica. Poi, all´improvviso si sono visti un paio di corridori partire. Punto. Piuttosto poco spettacolare.
Però seguendo il gruppo di corridori all´interno del Paese, ci siamo accorti che il ricordo della lotta per l´indipendenza è ancora vivo. Alla maratona partecipavano un paio di corridori professionisti ma soprattutto normali cittadini che dal punto più vicino a casa loro situato sulla strada principale „accompagnavano“ per un chilometro i veri podisti fino a Riga. Un omaggio alla catena umana di 20 anni fa. Tra gli accompagnatori abbiamo visto di tutto: vecchietti, famiglie con bambini in passeggino, persone in bicicletta (vale?) e in carrozzella a rotelle. Un´intera squadra di basket femminile sezione senior (diciamo sui 70) e giovani fanciulle che sventolavano bandierine estoni.
L´entroterra estone è impressionante. Sembra di poter toccare il cielo.